I prodotti polacchi arrivati ai blogger

Nutrire il pianeta, energia per la vita” – è il motto di questa edizione di Esposizione Mondiale EXPO 2015. Per la Polonia - un paese in cui le ricche tradizioni culinarie vanno di pari passo con il fiorente sviluppo del settore agro-alimentare, la partecipazione a questo progetto è un'opportunità unica per la presentazione dei risultati e le potenzialità attuali.

Con questa concezione è stata nata l'idea del concorso culinario per i blogger italiani e polacchi, il cui compito sarà quello di promuovere il i prodotti naturali polacchi tra invitare i partecipanti a preparare piatti dai accuratamente selezionati prodotti di esportazione polacchi - locali e naturali.

Speriamo che diventeranno la base per nuove, meravigliose ricette che nasceranno durante il concorso. 

 


Conosci i nostri prodotti!

Płatki owsiane (Fiocchi di avena)

È un prodotto ottenuto dai chicchi di avena cotti a vapore che in seguito vengono decorticati, ed eventualmente tagliati e fioccati. A seconda della lavorazione del grano si distinguono tre tipi di fiocchi di avena: normali – ottenuti dai chicchi interi; di montagna – ottenuti dai chicchi schiacciati; e istantanei – ottenuti dai chicchi schiacciati e sottoposti al trattamento idrotermico specifico.

Konfitura z czarnego bzu (Confettura di sambuco nero)

Il suo sapore è molto complesso – un gusto asciutto, raffinato, insolito. È il top dei top delle ricette più tradizionali delle confetture di Luks Pomada, tratta da un libro di cucina del periodo interbellico trovato da un antiquario. Il sambuco nero biologico viene cotto per 48 ore con bravi pause ed a temperatura bassa in modo da conservare non solo un sapore delicato e un aroma di frutta, ma anche i valori nutrizionali. Il gusto della confettura è ricco, con sfumature di affumicato, mele (Malus pumila) e zenzero. Al primo assaggio è assai delicato ma poi si scopre quella sfumatura di affumicato equilibrato dai toni di frutta e di miele.

Powidła strzeleckie (Confettura di Strzelce Dolne)

È una confettura preparata dagli abitanti della campagna di Strzelce Dolne in nove calderoni. Si producono oltre 25 mila vasi a stagione. Qual è il loro segreto? La frutta giusta. È noto a tutti che una prugna non è uguale ad un’altra. Le varietà vengono mischiate a seconda del tipo di confettura che si vuole preparare. Non tutte vengono zuccherate. Alcune sono già dolci di natura, le altre invece hanno bisogno di un’aggiunta di zucchero per ottenere il gusto agrodolce.

Buraki (Barbabietole)

In Polonia, venivano mangiate già alla corte del re Jogaila. Divennero molto diffuse in tutto il paese. Nel Żywot człowieka poczciwego (it. La vita di un uomo degno), Mikołaj Rej scrisse una ricetta-lode per ćwikła (condimento a base di barbabietole e barbaforte grattugiate) chiamandola “signora ćwikła”. Inoltre, in tempi remoti, le barbabietole venivano usate dalle donne come fard naturale.

Suszone grzyby (Funghi secchi)

È senza dubbi uno dei prodotti più tradizionali e noti nella cucina polacca da sempre. Emanano un aroma forte e profondo, che è eccezionale ed inconfondibile. Sono semplici funghi di bosco secchi. Sicuramente meritano di essere usati più spesso e non solo a Natale.

Jabłka (Mele)

La frutta più popolare in Polonia. Il polacco medio mangia 20 chili circa di mele all’anno, cioè la metà di tutta la frutta consumata. Le mele si possono conservare a lungo, per cui si può mangiarle durante tutto l’anno.

Wódka orkiszowa (Vodka di farro)

È la prima e l’unica vodka del genere in Polonia. Prodotta con il grano più speciale e più costoso del mondo. Un gusto eccezionale che si degusta alla temperatura di 4-6 gradi. Riconosciuta e premiata ai concorsi di tutto il mondo.

Likier z czarnej porzeczki (Liquore di ribes nero)

Lo si produce grazie all’unione armonica dello spirito di alta qualità, dell’acqua pulitissima e dei ribes freschi. Conserva l’equilibrio perfetto tra il gusto e la neutralità, si produce un liquore eccellente, ottimo sia nella sua forma pura che come l’aggiunta ai thè, cocktail e dessert.

Kiełbasa lisiecka (Salsiccia di Liszki)

È una salsiccia proveniente da due campagne nei dintorni di Cracovia: Liszki e Czernichów, e dalla prima deriva il suo nome. Come riconoscerla alla prima vista? Quando la si taglia, si vede che è più grossa dalla salsiccia media. La buccia è scura e leggermente lucente, come al solito quando si tratta dei salumi affumicati. Inoltre, la carne è meno grassa; in taglio si vedono pezzetti grandi di prosciutto di maiale circondati dal ripieno. Proprio la carne costituisce la maggior parte del contenuto, per cui ci sono alcune restrizioni nella sua scelta. Per esempio, è esclusa la carne di animali sottoposti a stress siccome secernono gli ormoni che cambiano il gusto della carne. Infine, la quantità minima di carne della salsiccia di 1° classe è dell’85%.

Kabanosy

È uno dei più popolari tipi di salsiccia in Polonia. Fini e lunghi bastoncini di salsiccia secca. Si contraddistinguono dalla buccia secca e rugosa di colore ciliegia. Al taglio si vedono pezzetti rossi di carne e quelli chiari di grasso. La loro eccezionalità è nel gusto della carne, prima conservata sottaceto e poi cotta, ma anche nel gusto dell’affumicato, del cumino e del pepe. Come riconoscere questo tipo di salsiccia? Dalla sua fragilità perché si spezza facilmente, come un bastoncino, e produce un suono caratteristico che viene chiamato dai conoscitori “il sparo”. Questo risultato si può ottenere solo se viene rispettata la ricetta tradizionale e la scelta giusta degli ingredienti.

Podkarpacki miód spadziowy (Miele di melata di Precarpazia)

Prodotto solo in alcune zone boschive del voivodato della Precarpazia. È un tipo di miele liquido o cristallizzato nel quale domina la melata proveniente dall’abete bianco (70% e più). La consistenza è densa e appiccicosa. Il colore marrone scuro con dei riflessi verdi, che nel corso della cristallizzazione si schiarisce. Ha un sapore delicato, dolce e particolarmente resinoso.

Fasola wrzawska (Fagiolo di Wrzawa)

Il tipo di fagiolo Piękny Jaś appartiene alla specie Phaseolus multiflorus, e viene coltivato nelle zone settentrionali del bacino di Sandomierz, dove si incontrano i fiumi Vistula e San. Il nome proviene dalla campagna di Wrzawa, che è proprio il centro della coltivazione della specie. I fagioli sono assai grandi (1000 fagioli pesano da 2,1 a 2,9 chili!), a forma di rene e leggermente oblati. Hanno un sapore dolce e una consistenza delicata, priva del retrogusto di farina. È proprio il gusto che fa sì che il Piękny Jaś sia unico tra le altre specie. Il fagiolo di Wrzawa ha una buccia più sottile e permette un maggiore assorbimento d’acqua, per cui si cuoce 10 minuti in meno rispetto alle altre varietà del fagiolo multiflore, provenienti da altre zone. Tutto questo fa sì che il fagiolo di Wrzawa rimanga il preferito dai cuochi.

Olej rydzowy (Olio di Camelina sativa)

Quest’olio chiaro e trasparente viene prodotto con l’uso della pianta chiamata Camelina sativa i cui nomi variano da rydz, rydzyk a ryżyk. Il nome rydz deriva dal colore ruggine dei semi. L’olio si contraddistingue dal gusto di cipolla e di senape, nonché dal forte e succoso aroma. Contiene il 90% dei acidi grassi insaturi, dei quali il 54% sono gli acidi omega 3 e omega 6 (in proporzione 2:1). Contrariamente agli altri oli dal contenuto simile, l’olio di rydz si può conservare a lungo senza perdita di valori nutrizionali. In Polonia, le coltivazioni più diffuse della Camelina sativa si trovano nella Grande Polonia e lì, giustamente, la produzione dell’olio è maggiore.

Cydr Chyliczki (Sidro)

È una bevanda alcolica semi-frizzante prodotta dalle mele di Mazovia a seconda delle ricette tradizionali. Grazie alla fermentazione lenta si conservano il sapore e gli aromi naturali. Non viene pastorizzata, e perciò sul fondo della bottiglia si può vedere un leggero sedimento. Viene servita preferibilmente a una temperatura di 10-12 gradi.

Suska sechlońska

È un tipo di prugna che viene leggermente seccata e affumicata. Nel gergo locale, “suska” significa semplicemente “seccata”, mentre “sechlońska” deriva dal nome del paese Sechna che si trova nella Piccola Polonia, da dove viene tra l’altro la tradizione dell’essicazione delle prugne. Suska sechlońska ha una polpa elastica e carnosa, e una buccia rugosa e appiccicosa di colore viola scuro o nero. Il sapore è leggermente dolce con sfumature di affumicato. Giustamente, è il fumo che dà alla prugna il sapore, l’aroma e il colore eccezionale. Per l’essicazione si usano le varietà del prugno domestico, tra le quali la cosiddetta Węgierka, Promis, Tolar, Nektawit, ma anche Valjevka e Stanley. I frutti di queste varietà si contraddistinguono dall’elevato contenuto di zuccheri o dal basso contenuto di acqua.

Kasza jęczmienna (Kasha di orzo)

Si contraddistingue dal colore grigio con toni di verde o giallo. È il tipo di kasha prodotto dall’orzo. In Polonia costituisce il 70% della produzione delle kashe. La kasha pęczak è il grano intero e lucidato di orzo. Nella produzione viene trattato come semiprodotto e come prodotto di cereali.

Kasza jaglana

Prodotta dal miglio, è una delle più tradizionali e più sane kashe. Ha un sapore genuino (però se mal trattata diventa amara) e può essere alla base di piatti sia salati che dolci. Contiene un notevole percentuale di proteine (10% circa) e tanti altri componimenti che regolano il funzionamento del corpo. La silice garantisce la carnagione bella e liscia, le unghie solide e i capelli luminosi. Poiché la kasza jaglana è una delle kashe più facilmente digeribili, accelera il metabolismo, garantisce la silhouette slanciata, pulisce il corpo dalle tossine e regola il livello di colesterolo. In più, favorisce la secrezione della serotonina, ovvero l’ormone della felicità.

Oscypek

È il formaggio affumicato di pecora prodotto in Podhale. Lo si produce solo con le mani, dal latte di pecore della razza “Polska Owca Górska” (it. La pecora di montagna polacca), a volte con l’aggiunta del latte di “Polska Krowa Czerwona” (it. La mucca rossa polacca) nel periodo da maggio a settembre. Il formaggio maturo è duro, salato e con un gusto pronunciato di affumicato. Il nome del formaggio potrebbe derivare dal verbo “oszczypywać” che significa “sgretolare”, che è una delle tappe della produzione, o dal sostantivo “oszczypek” che sta per “giavellotto”, il quale assomiglia alla forma del formaggio. La descrizione precisa della preparazione del formaggio fu scritta nel 1748 e da quel momento la ricetta non è mai stata cambiata.

Wielkopolski ser smażony (Formaggio fritto di Grande Polonia)

Prodotto dalla cagliata. Tutto il processo di produzione, dalla mungitura al prodotto finale, non dovrebbe durare più di 6-7 giorni. All’inizio il latte viene sgrassato, riscaldato e poi raffreddato, al quale si aggiunge in seguito il levito naturale del latte e dei fermenti lattici. In questo modo il latte diventa acido e coagula, dopo di ché viene ancora una volta riscaldato finché il coagulo non si separa dal siero, il quale si toglie. Il formaggio viene sgretolato e sottoposto per 2-3 giorni a processi naturali durante i quali i fermenti fanno sì che diventi untuoso e abbia un odore abbastanza sgradevole. Alla fine, il formaggio viene mischiato con il burro e subito dopo fritto con l’aggiunta del sale ed eventualmente del cumino.

Dwójniak

Come altri idromeli, si iscrive perfettamente nella tradizione culinaria del paese ed è perfetto come aggiunta nei piatti della cucina polacca. Dwójniak, che è abbastanza dolce, viene servito come fine pasto. Inoltre, può anche far parte di cocktail con ghiaccio e limone servito a temperatura ambiente, oppure può essere portato in tavola come il vin brulé, riscaldato a temperatura di 55 gradi circa con l’aggiunta di cannella e chiodi di garofano.